Wanda Nara è affetta da leucemia mieloide cronica, una forma più rara di questo tipo di malattia e che progredisce nel tempo. Questo tutto quello che si sa.
La sua malattia è stata sotto i riflettori della stampa fin dal primo momento, tanto che di recente ha raccontato come proprio dalla tv sia lei stessa venuto a saperlo. Wanda Nara ha cercato riservatezza in questi mesi, soprattutto per tutelare i figli in questo momento delicato, e fino alla partecipazione a Ballando con le stelle non aveva mai parlato del suo dramma.
Le settimane in sala prove sono state però anche un buon momento per raccontarsi meglio e aprirsi di più sulla malattia; ospite da Mara Venier invece aveva raccontato della sua paura più grande ovvero quella di lasciare i figli. Un dramma nel dramma che forse affronta diversa proprio grazie alla trasmissione che ha poi vinto, tant’è che è stata lei stessa a condividere sui social la diagnosi definitiva della sua malattia: leucemia mieloide cronica.
Un fine anno e un auguri per il 2020 ricco di speranza per la showgirl argentina che ha accompagnato la foto del referto con una frase che dice tutto: “2024 non mi deludere“.
Ma, in effetti, di cosa si parla quando ci si riferisce alla leucemia mieloide cronica? È una forma di leucemia per cui si tratta di un tumore del sangue che a differenza della forma acuta di questa malattia, che è poi anche quella più comune e diffusa, ha una progressione lenta e che può rimanere latente, quindi senza mostrare sintomi, anche per molti anni.
Le cellule nascono nel midollo osseo, tessuto spugnoso contenuto nelle ossa lunghe e piatte. Nella fase iniziale le cellule sono immature e dette staminali, col tempo poi diventano mature e si trasformano nella parte corpuscolata del sangue ovvero quella che noi conosciamo come globuli rossi, bianchi e piastrine. Se nella fase di trasformazione avviene una mutazione, quindi qualcosa va storto, insorge la malattia.
Come accennato prima, la leucemia mieloide cronica non ha sintomi anche per questo è molto difficile la diagnosi così come la prevenzione. Si può arrivare ad avere un referto come quello di Wanda Nara e quindi dare un nome al proprio male solo dopo una serie di prelievi e l’analisi del midollo osseo.
La leucemia mieloide cronica si sviluppa in 3 fasi: cronica, caratterizzata da assenza di sintomi ma con una buona risposta alle cure; accelerata con una percentuale di blasti (le cellule immutate) che varia tra il 10-20% e con una risposta meno reattiva alle cure; acuta o blastica, è la fase in cui la malattia si comporta in maniera aggressiva.
Per quanto riguarda il suo trattamento, da anni la leucemia mieloide cronica si cura con i cosiddetti farmaci a bersaglio molecolare, che hanno rivoluzionato il trattamento della malattia stessa così come la percentuale di sopravvivenza di chi ne è affetto.
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