Viaggiare a Malta in inverno: alla scoperta delle meraviglie dell’isola nella bassa stagione, fra autenticità e quotidianità in un periodo non turistico.
Esistono vari modi per viaggiare e decidere una meta o una stagione specifica può fare la differenza fra un’attrazione turistica e una viaggio di scoperta degli usi locali. Non esiste qualcosa di giusto, le attrazioni turistiche hanno confort e vantaggi che un viaggio alla scoperta non ha, dipende da noi e dai nostri obiettivi. Malta è un ottimo esempio sul tema; nell’alta stagione è un luogo estivo molto ambito, ricco di vita notturna e balneare, ma d’inverno cambia volto e si mostra nella sua forma più originale.
Viaggiare in bassa stagione: ecco le bellezze di Malta
Come per tutti i luoghi esiste una bassa e un’alta stagione e Malta, in questo, non è diversa. Questo è vero, quanto è vero che le sue temperature e le sue attrazioni rimangono comunque valide, proprio per la sua posizione temperata e che regala 300 giorni l’anno di sole, risultando l’epicentro morbido del Mediterraneo. Inverni miti che permettono, anche nella bassa stagione, di potersi godere le sue città. Cambia, comunque, il flusso turistico che ci permette di godere delle bellezze di Malta non solo balneari, ma storiche e architettoniche.
Uno dei luoghi più suggestivi al mondo è La Valletta, la capitale di Malta e la seconda capitale più piccola d’Europa dopo Città del Vaticano. Siamo nel 1566 quando i Cavalieri di San Giovanni misero la prima pietra e la dedicarono al loro Gran Maestro, Jean de la Vallette. Proprio per la sua grandezza e la densità di attrazioni di valore storico che racconta la città, l’UNESCO l’ha definita come “una delle zone con la più alta concentrazione di storia al mondo“.
La Valletta: il valzer dei colori dorati
Patrimonio dell’UNESCO, la città è in una danza continua di edifici barocchi in pietra dorata che giocano con i colori dell’isola e del mare, dipingendo un quadro unico in Europa. Un viaggio che vi costringe a perdervi fra le sue vie color miele, alla scoperta di tutto quello che la città ha da offrire. Da siti e architetture storiche come la St. John’s Cathedral, fino ad edifici più moderni realizzati da Renzo Piano, come il City Gate, il Parliament Buildinig e l’Opera House. Non mancano luoghi di attrazione come l’Upper Baraakka Gardens e il National Museum of Archeology.
Se La Valletta non è sufficiente a saziare la vostra curiosità dovete affacciarvi sul Grand Harbor, una insenatura che costituisce il lato ovest della corsa de La Valletta su cui sorgono, nell’altro lato della costa, tre città da insenature secondarie: Vittoriosa, Senglea e Kalkara. Questa costituzione naturale dell’insenatura ha permesso la costruzione del porto di Malta che è stato per secoli un punto strategico del mediterraneo. Dall’utilizzo come appoggio dei viaggi dei Fenici, fino all’ordine dei cavalieri alle guerre contro gli Ottomani per il controllo e ai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Una insenatura naturale che è stato uno dei punti strategici più importanti inglesi per secoli e che racchiude, dentro di sé, un immensità di storia nel continuo legame fra uomo e natura.
Da La Valletta alle tre città: le meraviglie del Grand Harbor
Ma se la costa non vi basta, se avete bisogno di vivere la vita di un maltese, dei cittadini dell’isola, l’esplorazione interna di Mdina e Rabat può essere la giusta direzione per il vostor viaggio. Nel cuore dell’isola, un’area immersa nel verde dei folti boschi, sorgono queste due cittadine che racchiudono dentro di sé la cultura e l’animo dell’isola, nel suo termine più puro, soprattutto nella bassa stagione. Così conoscerete il carattere autentico dell’isola e dei suoi abitanti.
Infine il su punto centrale nel Mediterraneo rende Malta un luogo molto simile all’Italia: in continuo di flussi migratori e culturali. Questo non determina solo un’evoluzione culturale continua e stupenda, ma anche una cucina che ha dentro di sé da caratteristiche arabeggianti, fino a quelle europee. Il pesce fa padrone nelle tavole maltesi, ma anche la carne di coniglio, soprattutto nelle zone più interne. Tipico, infatti, è il Fenek, il piatto di coniglio tipico delle tradizioni contadine. Come questo tanti i piatti tipici che sfruttano verdure stagionali, come la Soppa tal-armla o l’aljiotta, oltre al Pastizz, un ripieno di ricotta e prezzemolo. Insomma, una grande cultura culinaria che vale la pena scoprire in loco, passo dopo passo nel vostro viaggio.