Le emissioni di gas serra sono considerate la causa principale del surriscaldamento globale, alcuni provano a ridurle con le vernici anti-smog.
Lo scorso 9 gennaio una votazione in giunta comunale a Roma si è conclusa con l’unanimità dei rappresentati per l’impiego di vernici anti-smog. Sia i rappresentanti della maggioranza che quelli dell’opposizione, in tutto 32, infatti, hanno approvato il provvedimento che introdurrà l’uso di queste vernici nei murales e sugli edifici.
I 32 rappresentanti comunali, prima tra tutti Rachele Mussolini, hanno deciso di intraprendere questo primo passo nella direzione della riduzione dell’inquinamento atmosferico. Ad oggi, infatti, le emissioni di gas serra dovute all’impiego di carburanti fossili sono considerate la causa principale del surriscaldamento globale e, conseguentemente, del cambiamento climatico.
Per tale ragione le autorità governative, ad esempio l’Unione Europea, hanno cominciato a vagliare dei piani volti a ridurle drasticamente entro il 2050. A Roma questa iniziativa è stata declinata così: introducendo l’uso di vernici antibatteriche mangia-smog, usate ad esempio per la realizzazione dei murales della stazione metro di Rebibbia ad opera del celebre fumettista romano Zerocalcare.
Il democratico Riccardo Corbucci ha descritto tali prodotti con le seguenti parole: “Parliamo di un prodotto di ultima generazione che attiva le proprietà anti-inquinamento e antibatteriche, grazie alla luce solare e artificiale, riducendo l’inquinamento e i costi energetici“. Queste idropitture furono già testate nella Capitale nel 2007, in particolare nella galleria Umberto I, con risultati positivi che hanno convinto la giunta a diffonderne maggiormente l’uso.
Si tratta di un primo passo verso l’abbattimento delle emissioni dannose dovute allo smog. A Roma, in effetti, la qualità dell’aria è piuttosto bassa, come risulta dai dati condivisi da Legambiente nel rapporto Aria Pulita. Alcuni studi, addirittura, hanno messo in evidenza la correlazione che c’è tra smog e disturbi psichiatrici.
In generale, dunque, servono interventi capillari da parte delle autorità per migliorare la qualità della vita nella Capitale. Agire sullo smog e sul migliorare la qualità dell’aria che si respira in città può essere un primo passo, così come incentivare l’uso di veicoli non inquinanti con la costruzione di piste ciclabili tecnologiche.
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