Troppo caldo la notte non fa bene per dormire, sapete perché? Gli esperti suggeriscono di riposare in una stanza fredda, sarebbe la scelta migliore per l’0rganismo.
Dormire è un’attività che chiunque deve svolgere adeguatamente per far riposare il corpo e al tempo stesso permettere di caricare le cosiddette pile affrontando così meglio la giornata. Gli esperti suggeriscono in base alla fascia d’età di dormire un certo quantitativo di ore a notte per poter consentire l’adeguato riposo non solo per il corpo ma anche per la mente.
Infatti chi tende a dormire poco perché soffre di insonnia si troverà a vivere perennemente un senso di frustrazione oltre alle difficoltà nel potersi concentrare adeguatamente in base al lavoro o lo studio che comunque svolge. Dato che sono purtroppo numerosi i problemi correlati ad un ciclo sonno-veglia mal funzionante, gli esperti suggeriscono dei piccoli accorgimenti a cui chiunque dovrebbe attenersi per facilitare il sonno e renderlo produttivo.
Sono numerosi quindi gli esperti che si attivano per trovare la risposta alla fatidica domanda ovvero cosa consigliare a tutti per trascorrere delle ore liete notturne? Ebbene, a quanto pare il primo accorgimento che bisogna avere quando si vuole dormire in maniera tranquilla riguarda la temperatura. E’ stato riscontrato che dormire con eccessiva caloria non è così agevole, sono le temperatura basse infatti che aiutano la sonnolenza.
Infatti dormire in un ambiente freddo aiuta ad addormentarsi più facilmente e velocemente, questo deriva dall’ormone responsabile dello stimolo della sonnolenza: la melatonina. Ormone che si mette in moto durante il processo di raffreddamento del corpo che viene chiaramente facilitato se ci si trova in un contesto di bassa temperatura. In questo modo il corpo che subisce il processo di raffreddamento prepara l’organismo al sonno, rallenta il battito cardiaco, il ritmo del respiro.
Da quanto precede si evince che se la temperatura in cui ci si trova per dormire è troppo alta o troppo bassa, il corpo rimane attivo perché cerca di regolare la temperatura dell’organismo e quindi di conseguenza non riesce a prendere sonno. Questo fenomeno spiegherebbe il motivo per il quale durante l’inverno ci si sente più assonnati mentre d’estate si è più attivi e svegli.
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