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Sintomi dell’infarto: quali sono

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È fondamentale andare a capire quali sono i principali sintomi dell’infarto per poter diagnosticare la presenza di un problema il prima possibile. Le persone che dovessero notare uno o addirittura più di questi sintomi nello stesso momento, dovrebbe immediatamente correre al più vicino pronto soccorso per sottoporsi a tutti gli accertamenti del caso.

In genere, chi ha già in atto dei problemi cardiovascolari, come può esser la pressione alta, ed è seguito da un valido cardiologo a Roma dovrebbe già conoscere tutti i segnali di allarme più importanti ma meglio ricapitolarli per maggiore sicurezza.

Dolore al petto

Il primo sintomo di uno scompenso cardiaco riguarda sicuramente il dolore al petto. Nel momento in cui il muscolo cardiaco è in affanno, tutta la zona dello sterno inizia a essere dolorante. È importante anche capire che i dolori non sono tutti uguali. Infatti, in questo caso si parla di un dolore opprimente e non puntiforme che non tende a migliorare. È come avere un grosso peso che comprime la cassa toracica in cui sono appunto racchiusi gli organi più importanti del corpo umano, come polmoni e cuore.

Dolore al braccio

Il dolore non si ferma però solo al torace; infatti, la sensazione dolorifica si irradia anche nelle zone limitrofe. In particolare gli uomini, avvertono soprattutto un dolore che prende il braccio sinistro. È uno di quei sintomi abbastanza incontrovertibili che dovrebbe spingere a recarsi il prima possibile presso il pronto soccorso più vicino perché il cardiologo a Roma possa prendere in carico il paziente.

Dolore alla schiena

Negli ultimi anni ci si è accorti che la maggior parte dei dati in merito ai sintomi dell’infarto cardiaco in circolazione riguardava solo unicamente pazienti uomini. Si è visto che alle donne possono avere dei sintomi anche piuttosto diversi rispetto agli uomini perciò è importante darne notizia in maniera da poter riprendere in tempo un eventuale scompenso cardiaco. Nelle donne il dolore legato allo scompenso cardiaco si presenta soprattutto alla schiena. Vale a dire che il dolore non si concentra sul petto e sul braccio ma piuttosto alla schiena ed è fondamentale saperlo per poter intervenire prontamente evitando di scambiare il sintomo per un qualsiasi mal di schiena.

Palpitazioni

Se il cuore funziona male, è possibile che tra i sintomi si presenti anche un ritmo irregolare. Il cuore sembra battere più forte del normale anche se il paziente è completamente a riposo. Se dovesse esserci in casa, vale la pena utilizzare un cardiofrequenzimetro per rilevare il numero di battiti e la pressione. In alternativa, meglio sentire immediatamente il proprio cardiologo a Roma o il pronto soccorso.

Nausea

Come già anticipato in precedenza, il cuore si trova all’interno della cassa toracica dove convivono anche altri organi principali che governano il corpo. Ad esempio, il dolore legato alle difficoltà cardiache può arrivare a prendere anche la bocca dello stomaco. Per questo motivo le persone che hanno un cuore malandato possono soffrire di nausea, reflusso e un senso di inappetenza.

Respiro corto

Nella lista dei principali sintomi cardiaci, non poteva di certo mancare uno sguardo alle condizioni respiratorie. Se il cuore fa fatica a lavorare, il respiro si fa particolarmente corto e affannoso. Anche se completamente a riposo, il soggetto sembra che abbia appena corso una maratona. Possono esserci dei capogiri e delle vertigini collegate proprio dell’affaticamento cardiaco.

Stanchezza

La stanchezza è un altro di quei sintomi che indica un problema cardiovascolare. Se il cuore non funziona bene, tutto l’organismo non riesce a ricevere la quantità di ossigeno e nutrienti necessario per svolgere le sue funzioni, motivo per cui chi sta per avere un infarto si sveglia la mattina ancora più stanco di quando era andato a dormire. Possono esserci dei capogiri e la vista annebbiata se ci si alza velocemente dalla sedia.

Ritenzione idrica

Infine, a completare il quadro sintomatologico dell’infarto cardiaco c’è il gonfiore che si localizza soprattutto agli arti inferiori. Può comparire, infatti, una forte ritenzione idrica che fa apparire le gambe molto gonfie proprio perché il cuore lavora male. Questo succedere soprattutto perché la circolazione periferica non è ottimale perciò non capace di portare via tutti i liquidi in eccesso che si depositano.

 

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