Molto presto si tornerà sulla Luna, con due missioni previste già per il 2024. Quali sono i dettagli e perché tutto questo è di importanza fondamentale.
L’umanità tornerà sulla Luna. La cosa è inevitabile in quanto l’installazione di basi scientifiche permanenti sul nostro satellite naturale costituisce un passaggio più che doveroso per quella che deve diventare una esplorazione più accurata e profonda del Sistema Solare.
L’ultima volta in cui l’uomo è stato sulla Luna è avvenuta il 19 dicembre 1972 con la missione dell’Apollo 17. Poi il corpo celeste in assoluto più vicino di qualunque altro alla Terra è stato messo da parte, anche se nel corso degli ultimi anni non sono mancate delle missioni in particolar modo da India, Cina ed anche Russia e Giappone. E che sono state portate avanti senza alcuna presenza umana.
Ma le cose cambieranno presto: l’uomo tornerà sulla Luna, stavolta con il proposito di restarci per sempre, facendo in modo da avvicendare delle squadre di scienziati e di esperti a rotazione dopo alcuni mesi. Tutto questo avrà lo scopo anche di studiare gli effetti di una permanenza prolungata su un altro suolo che non sia quello terrestre.
Anche le future esplorazioni con il fine preciso di colonizzare Marte passeranno per la Luna. Vedere quali effetti avrà l’abitare su quest’ultima potrà fornire delle indicazioni importanti anche per quanto riguarda il raggiungere Marte.
Entrambi infatti hanno una forza di gravità più bassa rispetto a quella della Terra e questa cosa inevitabilmente farà si che il fisico degli umani che andranno lì reagirà in maniere differenti.
L’uomo tornerà sulla Luna, come e quando
La Nasa sta lavorando alla missione Artemis, e sarà con quella che l’uomo tornerà a compiere altri grandi passi per l’umanità sulla Luna, entro il novembre del 2024. Nel frattempo è in programma anche un’altra missione parallela chiamata Peregrine 1 e che prevede un lancio il giorno del 24 dicembre prossimo, con il raggiungimento del suolo lunare da parte di un lander senza equipaggio, per il 25 gennaio 2024.
Lander che ha delle misure di 2,5 metri di larghezza per due metri di altezza e che è stato progettato e costruito dalla Astrobotic. La quale collabora proprio con la Nasa. Peregrine 1 si propone di attuare un piano ambizioso a costi molto bassi.
La stessa Astrobotic ha anche ricordato come la metà delle missioni con obiettivo la Luna siano fallite. Quindi non deve ingannare la distanza media di soli 384mila chilometri (il Sole e qualsiasi altro pianeta del Sistema Solare sono molto più lontani, n.d.r.). Tutto quanto va pianificato con la massima cura.
Con Peregrine 1 verrà sgombrato il campo in favore di Artemis 2, che nel 2024 porterà sul nostro satellite una donna e tre uomini. E come detto sarà la prima volta a distanza di più di cinquant’anni. Tutto quanto verrà strettamente documentato sul web ed anche sui social.