È utile sapere dove si rintanano i serpenti nel corso dell’inverno, al fine di evitare spiacevoli incontri durante le proprie passeggiate o i momenti di relax in natura.
Il periodo di latenza invernale, che possiamo considerare una specie di letargo, vede i serpenti rintanarsi nel corso della stagione più fredda: capire in che modo scelgono la tana in inverno aiuta chi tende a trascorrere del tempo in natura ad evitare spiacevoli (e talvolta pericolosi) incontri.
Anche il serpente necessita di proteggersi dalle temperature più basse, nonché dall’attacco di predatori di passaggio. In virtù di questo, quando inizia a cambiare il clima e le temperature si fanno più fredde, i rettili cercano quelli che possiamo definire quartieri invernali, luoghi dalle più svariate tipologie che fungono da riparo e gli garantiscono sicurezza per tutta la stagione. Questa necessità avviene poiché il freddo e le poche ore di luce non permettono al loro metabolismo di attivarsi e lavorare a sufficienza, essendo animali a sangue freddo. Parliamo soprattutto di specie che abitano ambienti dal clima continentale come le aree mediterranee che prevedono una consistente escursione termica per l’inverno nonché nevicate e piogge. Al contrario, per le specie tropicali non si presenta il bisogno di andare in letargo, così come per quelle che abitano il Nord America e l’Asia centrale.
Serpenti in inverno: dove potrebbero essere le loro tane
Il letargo di un serpente nel periodo invernale può durare fino a 3 mesi e mezzo. La loro temperatura corporea si abbassa fino ai 2ºC quando la tana scelta è soggetta ad un clima piuttosto intenso. Perché è importante imparare a riconoscere possibili rifugi? Nonostante le condizioni atmosferiche e la latenza invernale, il serpente resta cosciente e libero di muoversi. Trascorrono a riposo la maggior parte del loro tempo, tuttavia ogni tanto si ridestano per fare un po’ di movimento, sgranchirsi e riscaldarsi, tentando di accumulare calore e non morire assiderati.
Gli scienziati dedicano spesso attenzione ad altre specie di animali che sappiamo andare in letargo, ignorando che la letargia esiste anche per il serpente. Addirittura, alcune specie necessitano del periodo di riposo persino in estate (estivazione): quando la temperatura si fa troppo alta, cercano rifugio tra le radici degli alberi, sotto le pietre o in qualche cavità sotterranea, affinché la sopravvivenza non venga messa in pericolo dal surriscaldamento del corpo. Nonostante la poca attenzione rivolta allo studio del letargo dei serpenti, oggi sappiamo che questa modalità è stata fondamentale per la sopravvivenza e l’evoluzione di alcune specie: le fasi di riposo e rintanamento le ha rese capaci di adattarsi a diverse tipologie di ambienti nonché di resistere alle avversità climatiche.
Dunque, a quali luoghi bisogna prestare attenzione per non incappare in un serpente nel corso dell’inverno? Questi rettili trovano principalmente rifugio sotto cumuli di foglie o vegetazione, nelle cavità degli alberi o del suolo, tra le radici, nelle grotte o sotto cumuli di sassi. Talvolta possono finire negli scantinati o nelle strutture umane ormai abbandonate, poiché gli spazi bui e chiusi restano solitamente più caldi e meno umidi dell’esterno.
Qualora ci si ritrovasse a fronteggiare un serpente in letargo, è bene ricordare che si tratti di un esemplare innocuo, lento e con un metabolismo poco attivo che non lo rende capace di mordere. Per allontanarlo, si possono chiamare le forze dell’ordine. Ucciderlo va contro la legge e si compie un atto che mina il benessere dell’ecosistema. Oltretutto, il serpente caccia animali considerati infestanti come i roditori e, tra le specie italiane, solo le vipere hanno le ghiandole velenifere.