Avere una pianta in casa comporta enormi vantaggi, eppure esistono dei fiori e delle piante che sono legati al concetto di sfortuna: quali sono le piante da non tenere in casa per scacciare via la sfortuna?
Il concetto di natura è spesso legato a quello di bellezza, positività e rigogliosità. L’ammirazione per le piante ma anche la loro cura permettono, del resto, di far fiorire anche la sopravvivenza della specie vista la loro capacità di trasformare di far respirare l’ambiente con la loro emanazione di ossigeno.
Questo vale anche per le piante da appartamento, sempre più comuni negli ultimi anni. Se generalmente avere le piante in casa è buon segno, ci sono però delle piante che secondo le leggende comuni portano sfortuna. Quali sono queste piante? Vediamo quali piante è meglio non avere in casa.
Quali sono le piante positive
Come abbiamo già accennato, avere delle piante in casa oltre che da un punto di vista puramente ambientale e botanico è considerato sempre un segno positivo. In realtà ciò è particolarmente vero per le piante grasse, o anche definite come succulenti, in quanto sono in grado di accumulare una grande quantità di acqua.
In questo senso, infatti, esprimono abbondanza e prosperità: l’acqua è considerato l’elemento della natura che porta denaro e ricchezza, dunque più sono in grado di trattenere acqua nelle loro radici più le piante emanano prosperità e fortuna.
Tra le piante grasse che portano fortuna troviamo la Felce, il Bonsai, la Pachira, o meglio conosciuta proprio come tronchetto della felicità, il Ciclamino e l’Albero di Giada, bellissimi anche da avere in casa dal punto di vista estetico. Per contro, esistono però anche le piante in grado di ottenere l’effetto opposto: di seguito, l’elenco di quali evitare in casa.
Quali sono le piante che portano sfortuna
Anche se le piante grasse sono legate al concetto di fortuna e prosperità, esistono alcune piante di questa categoria che, al contrario, possono portare effetti negativi in casa. Una delle prime piante legate al concetto di sfortuna è la Euphorbia, meglio conosciuta nel linguaggio comune come Spina di Cristo.
Dal colore rosso, la sua bellezza non è però proporzionale al suo significato. Nella tradizione della superstizione, la Spina di Cristo è abbinata al nervosismo e all’ansia. Dunque, averla in casa può di riflesso riprodurre questi stati d’animo anche se, per il processo inverso, può attirare tutte le energie negative. La sua funziona si attiva meglio se è posizionata vicino ad una finestra o comunque un’apertura.
L’altra pianta portafortuna è la Sansevieria trifasciata, conosciuta come Lingua di suocera. Pianta grassa dalle lunghe foglie, si dice che porti con sé molta energia negativa attraverso le sue foglie biforcute. Stessa cosa vale per il Geranio, solitamente apprezzato per la sua bellezza, è però considerata una pianta in grado di attirare energie negative, così come l’aria pesante e dunque la sfortuna.
Al Geranio si accoda subito dopo l’Ortensia, che simboleggia invece la solitudine e il fallimento, quindi non proprio ideale da tenere in casa se non si vogliono ostacoli per il raggiungimento dei propri obiettivi. Strano ma vero, anche il Cactus attraverso le sue tante spine è considerata come la pianta che attira più energia negativa.
A questo elenco si associano, infine, l’Edera che assorbe tutta l’energia vitale e positiva: meglio evitare di averla in casa per non cadere in uno stato di indolenza e noncuranza e il Pothos, una pianta sempreverde che però ha la duplice funzione di attirare energia sia positiva che negativa. Se si preferisce questa pianta in casa propria, è meglio averla sempre in una zona all’aperto in modo da non essere sempre a contatto con essa.