Il famoso cantante e il racconto di qualche episodio del suo passato nel docufilm in uscita: “rubavo anche 600 euro di roba al supermercato”.
Qualche giorno fa, il cantante Achille Lauro ha raccontato alcuni episodi del suo passato. Lo ha fatto durante la presentazione del suo docufilm, pellicola che ripercorre i suoi primi dieci anni di carriera, dalla trap cantata nei locali più angusti della Capitale, fino al successo nazionale e alla consacrazione con la partecipazione al Festival di Sanremo.
Il documentario si intitola “Ragazzi-madre: L’Iliade”, e celebra la carriera dell’artista, raccontando aneddoti, alcuni anche scomodi. Come si definisce Achille Lauro, dieci anni fa era un “ragazzo madre”, di amici e di figli di nessuno, tutti appartenenti alla periferia romana. Oggi è una cantante di successo, e anche un imprenditore che ha realizzato un sogno grazie alla musica.
Il racconto di Achille Lauro, il famoso cantante ripercorre la sua carriera in un documentario
Si definisce una persona molto riservata, che non ama esporre troppo la vita privata. Il docufilm “Ragazzi-madre: L’Iliade” è l’occasione giusta per scoprire qualcosa in più sulla sua quotidianità e sul suo passato. Rivela di essere scappato di casa quando aveva 13 anni, insieme a suo fratello maggiore, colui che gli ha trasmesso la passione per la musica hip hop e punk.
“Ero circondato da cattivi esempi, cinquantenni pregiudicati che per me erano come genitori” ammette, eppure la musica gli ha permesso di trovare una sorta di libertà, di sfogo. Cresciuto in un contesto difficile, tra razzismo, spaccio di stupefacenti, omofobia e ignoranza, il cantante si è fatto coinvolgere. “Andavo a rubare al supermercato, anche 60 euro di roba e poi festeggiavamo tutti insieme”.
La musica come specchio della realtà e come riscatto sociale
Durante l’adolescenza, Lauro ha mosso i primi passi nel mondo del rap. È la musica che gli ha permesso di guardare in faccia la realtà. “Ho capito che non volevo diventare come le persone che mi circondavano. Ho guardato alla musica da un punto di vista imprenditoriale e mi sono costruito il successo”. Grazie alla musica, Achille Lauro si è liberato dei suoi mali e ha cambiato visione del mondo.
Nell’intervista al Corriera della Sera, il cantante riflette sull’essenza della trap, proprio in un momento storico in cui questo genere è in vetta alle classifiche, ma spesso è anche oggetto di contestazioni, di atti di violenza e di polemiche. “È l’ambiente che i forma i ragazzi, le canzoni sono una conseguenza dell’ambiente. La musica è influenzata dalle mode, ma è una fotografia della realtà”.
Si dovrebbe pensare all’ambiente in cui crescono i ragazzi, e non puntare il dito solo contro un genere musicale. Anzi, spesso la musica comporta il riscatto sociale, un passaporto per cambiare vita. “Ci sono tanti ragazzi lasciati soli, dovremmo ripartire da lì”.