Un ragazzo di 16 anni si trova ricoverato in ospedale a Roma in condizioni disperate: il 16enne si è sparato alla testa con la pistola del padre.
Ore di apprensione a Roma per un ragazzo di 16 anni che si trova ricoverato in ospedale in condizioni disperate. Il 16enne, nel pomeriggio di ieri, ha provato a togliersi la vita sparandosi con una pistola alla testa all’interno della sua abitazione.
I genitori, sentendo il rumore, hanno subito soccorso il figlio, che si era chiuso in bagno per compiere il gesto estremo. Immediatamente l’adolescente è stato trasportato in ospedale, dove ora lotta tra la vita e la morte. Sul caso stanno indagando gli agenti della Polizia di Stato che stanno cercando di risalire alle ragioni del gesto.
Roma, 16enne si spara alla testa in casa: ricoverato in condizioni disperate
Un ragazzo di 16 anni lotta tra la vita e la morte all’ospedale San Camillo di Roma. L’adolescente è stato trasportato d’urgenza presso il nosocomio della Capitale nel pomeriggio di ieri, martedì 12 dicembre, dopo aver tentato il suicidio all’interno della sua abitazione, in zona Tor de’Cenci.
Stando a quanto ricostruito, come riportano i colleghi della redazione di Roma Today, il giovane è riuscito ad entrare in possesso di una pistola, regolarmente detenuta dal padre, poi si sarebbe chiuso in bagno e si è sparato alla testa. I genitori, che si trovavano in casa, sentendo il rumore dello sparo, hanno subito soccorso il figlio chiamando il numero unico per le emergenze.
Sul posto sono arrivati i sanitari del 118 che, dopo le prime cure, hanno traportato d’urgenza il ragazzo al San Camillo di Roma, dove ora versa in condizioni disperate nel reparto di terapia intensiva.
Indaga la Polizia di Stato
Intervenuti presso l’abitazione anche gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Spinaceto che hanno condotto i rilievi ed avviato le indagini per stabilire la dinamica dei fatti e chiarire cosa abbia spinto il 16enne a compiere un simile gesto. In tal senso, gli inquirenti stanno ascoltando parenti e amici del ragazzo. Da quanto emerso, la pistola era regolarmente detenuta dal padre che lavora come guardia giurata.