Online la truffa dei finti abbonamenti ai mezzi pubblici: c’è anche la segnalazione dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale
A chi non piacerebbe pagare un abbonamento annuale all’Atac, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico nel territorio di Roma Capitale, solo 2,35 euro? Una cifra davvero conveniente, anche troppo, tanto da poter far sorgere qualche dubbio. E infatti si tratta di una truffa che sta circolando nella capitale. Sulla pagina Facebook “Buono regalo per i trasporti durante l’anno” si riporta una sorta di promozione secondo la quale con l’acquisto di una tessera del gruppo social, si ha diritto di accesso a un abbonamento annuale dell’Atac completamente gratuito. Ma bisogna tenere gli occhi ben aperti.
Truffa a Roma con il nome dell’Atac: di cosa si tratta
Come tutte le truffe (e tante ne circolano soprattutto durante il periodo natalizio), gli ideatori cercano di essere quanto più credibili possibile e sia come immagine di copertina che di profilo c’è la foto di un convoglio della metro di Roma. Ovviamente anche l’Atac è vittima della truffa, come avviene quando i truffatori sfruttano il nome delle banche o di altri enti per sottrarre soldi ai cittadini. Sia la società che il Comune hanno chiesto la rimozione della pagina a Facebook ma è ancora online.
Sulla vicenda è intervenuta anche l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale: “L’offerta ingannevole è stata pubblicata attraverso diversi post sui social tramite un profilo falso (non appartenente all’azienda di trasporto locale né all’amministrazione capitolina)”, ha spiegato l’Agenzia. Non bisogna neanche farsi ingannare dai commenti che testimoniano la convenienza dell’offerta perché anche quelli sono fasulli. La truffa, spiega sempre l’Acn, “consiste nel proporre un abbonamento annuale agevolato ai trasporti pubblici romani, per ottenere il quale bisognerebbe cliccare sul link proposto”. Ricordiamo che non bisogna mai cliccare su link di dubbia provenienza. Infine l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale raccomanda di “contattare sempre i canali ufficiali, in questo caso di Atac o di Roma Capitale, per chiedere conferma della veridicità delle novità o promozioni in corso”.
In questi casi la diffidenza è una buona pratica, come quando sul nostro smartphone arriva un sms o una email a nome della banca, delle Poste, dell’Inps o di qualsiasi altro ente che ci dice che il nostro conto è in pericolo, che qualcuno sta cercando di accedere ad esso o che è previsto un bonus governativo ed è necessario fornire i nostri dati personali. Ricordiamo che le credenziali per accedere al conto non vanno mai comunicate, per nessuna ragione, e che gli enti non invitano mai a cliccare sui link ma che le segnalazioni importanti avvengono sempre via posta ordinaria con le classiche lettere.