Il Campidoglio in collaborazione con Acea propone 4 strategie per una risorsa che va protetta: il piano del Comune di Roma per l’acqua.
Durante il convegno “Roma, città dell’acqua“, tenutosi presso l’Aula Giulio Cesare – in Campidoglio, sono state valutate e stabilite le principali strategie da mettere in atto – da ora in avanti – per garantire la salvaguardia di una risorsa fondamentale come l’acqua.
Il piano di azioni e strategie mirate alla sostenibilità della risorsa, e alla gestione idrica sul territorio della Capitale, è stato realizzato in collaborazione con ACEA. Si tratta di un investimento di 2 miliardi di euro che permetterà di arginare molti rischi riguardanti il settore idrico. Fra i rappresentanti delle istituzioni presenti al convegno vi erano il sindaco di Roma, gli assessori per l’Ambiente e l’Agricoltura e un apposito comitato scientifico.
Roma, acqua una risorsa da proteggere: le strategie dal Campidoglio
Dopo la sorprendente scoperta relativa alla città d’acqua presso Fontana di Trevi, si resta in attesa di ricevere novità sulla recente candidatura della Capitale per il 2027. Roma si sarebbe difatti rivelata potenzialmente adatta a ospitare – fra 3 anni – il World Water Forum. Nel mentre il Campidoglio ha elaborato una fitta rete di provvedimenti e di azioni volte a mantenere la sicurezza dei condotti idrici, la manutenzione delle reti di distribuzione idrica e la realizzazione di nuove nelle zone periferiche della Capitale che ne risultano ancora sprovviste (come, ad esempio, Fosso dell’Osa).
L’incontro fra gli esponenti ha stabilito l’avvio di quattro diverse strategie per ovviare alle problematiche più urgenti. Oltre ad ampliare la rete di addetti ai lavori, nel ruolo di tramite fra enti e istituzioni della Capitale, si è sottolineata l’importanza di intervenire con costanza e scrupolo per garantire la manutenzione delle reti idriche.
Fra i progetti già inaugurati, mentre il Comune di Roma preserva anche altre antichità, vi è la costruzione di una seconda linea dell’acquedotto del Peschiera e la sostituzione di alcuni tratti della rete idrica considerati a elevato rischio perdite. Non effettuare manutenzione o non proporre nuove vie idonee al traporto idrico nella città Metropolitana rischierebbe di far lentamente vacillare il suo primato in Europa nonché di perdere grandi quantità di una fonte tanto preziosa e indispensabile alla nostra sopravvivenza.
2 miliardi di investimenti e la circolarità delle risorse
Alla possibilità di attingere ai fondi ricevuti grazie al PNRR, per garantire la sicurezza – riducendo al massimo i rischi sul territorio legati ai fenomeni causati dal cambiamento climatico e alla siccità – e al piano ACEA ATO 2, ideato per la realizzazione di nuovi impianti idrici, si applica – al contempo – anche un rassicurante piano di circolarità.
Tale circolare strategia consente di agire con maggiore consapevolezza e su vasta scala sull’utilizzo delle risorse idriche favorendo un loro consumo e una loro produzione sempre più sostenibile.