Cosa bisogna fare quando si cambia residenza nella Capitale o in essa ci si trasferisce: tutte le informazioni utili
Una pratica burocratica che ogni giorno riguarda tantissime persone e che una volta richiedeva anche più tempi burocratici, ora più che dimezzati grazie alla tecnologia. Il cambio di residenza non è più un incubo e vediamo come si effettua a Roma. Per prima cosa, però, poniamo una differenza. Per cambio di residenza si intende il trasferimento quando si proviene da un altro Comune. Per cambio di abitazione, invece, la variazione della dimora abituale all’interno dello stesso territorio comunale.
Cambio residenza a Roma: le modalità
Per trasferirsi a Roma Capitale la domanda la possono presentare tutti coloro che, provenienti dall’estero o da altri Comuni italiani o cancellati per irreperibilità accertata, abbiano stabilito la loro dimora abituale nella città di Roma, o semplicemente cambiano abitazione nel territorio del Comune di Roma. La richiesta può essere presentata da chiunque sia maggiorenne. In caso di minore età, dovranno occuparsene i genitori o chi fa le veci.
Sono previste diverse modalità per presentare la richiesta:
cambio di abitazione on line utilizzando l’identità digitale come lo Spid;
tramite PEC/raccomandata;
presentazione di persona presso lo sportello del Municipio.
Per quanto riguarda i documenti sono necessari il Modello unico ministeriale di dichiarazione anagrafica (cioè la Dichiarazione di Residenza) che è possibile trovare cliccando su questo link. La copia del documento di riconoscimento del richiedente e delle persone che trasferiscono la residenza insieme al richiedente, ad esempio i figli, se maggiorenni, che devono sottoscrivere il modulo.
Nella domanda l’indirizzo indicato deve essere completo con numero civico, scala, palazzina, interno e ogni altro elemento descrittivo.
Nel caso in cui il trasferimento è previsto dove ci sono già altri residenti, basta compilare la voce a pagina 3 del documento ministeriale. Senza questo passaggio, infatti, la pratica sarà considerata non procedibile e l’ufficiale d’anagrafe potrà anche rigettare la domanda, anche il modello ministeriale dovesse essere redatto su un modello con formato diverso da quello pubblicato.
Dalla presentazione della domanda decorre la residenza anagrafica ed entro 45 giorni dalla richiesta di cambio avverrà la verifica tramite la Polizia Locare di Roma Capitale. È anche possibile presentare ricorso al Prefetto della Provincia di Roma in caso di rigetto della domanda di iscrizione anagrafica entro 30 giorni.