Un prete ortodosso di 66 anni è stato trovato morto ieri mattina a Roma: il corpo riverso all’interno di una cabina per le fototessere. Sul posto i soccorsi ed i carabinieri.
Drammatica scoperta intorno alle 8 della mattinata di ieri a Roma, dove un uomo è stato trovato senza vita all’interno di una cabina per le fototessere, nella zona di Tor Sapienza. Si tratta di un prete ortodosso di 66 anni.
A trovare il cadavere sarebbe stato un passante che ha immediatamente chiamato il numero unico per le emergenze chiedendo l’intervento dei soccorsi. Sul posto si è precipitata un’ambulanza con a bordo il personale medico del 118 che ha provato a rianimare il 66enne, ma alla fine non ha potuto far altro che appurarne la morte. Intervenuti anche i carabinieri che hanno avviato gli accertamenti per identificare l’uomo e risalire alle cause della morte. Secondo quanto appurato, il religioso sarebbe deceduto per cause naturali.
Roma, drammatica scoperta: prete ortodosso trovato morto in un una cabina per fototessere
Riverso all’interno di una macchinetta per le fototessere. Così è stato trovato morto un prete ortodosso di 66 anni nella mattinata di ieri, mercoledì 28 febbraio, nella zona di Tor Sapienza a Roma.
La scoperta, secondo quanto riporta la redazione di Roma Today, è stata fatta da un passante che avrebbe notato il 66enne, di nazionalità straniera, riverso all’interno della struttura, sita in via di Tor Sapienza, nelle vicinanze di una scuola primaria. Tempestiva la chiamata al numero unico per le emergenze.
In pochi minuti, dopo la segnalazione, sul posto è arrivato un equipaggio del 118 a bordo di un’ambulanza. I sanitari hanno provato a rianimare il religioso, ma tutti gli sforzi sono stati vani: non è stato possibile far altro che constatarne la morte.
Deceduto per cause naturali
Oltre all’equipe medica, in via di Tor Sapienza sono intervenuti anche i carabinieri della Capitale a cui è stato affidato il compito di identificare il 66enne, di cui non sono state rese note le generalità, e di chiarire le cause che ne hanno provocato il decesso. Secondo quanto riscontrato, dall’ispezione cadaverica del medico legale, sul cadavere non sarebbero stati rinvenuti evidenti segni di violenza e la morte sarebbe sopraggiunta per cause naturali, forse un malore improvviso.
Per questa ragione, l’autorità giudiziaria ha deciso di non disporre ulteriori esami sulla salma del sacerdote ed ha firmato il nullaosta per la restituzione alla confraternita della chiesa di via San Pellegrino.