“Roma cantiere aperto”, potrebbe essere il titolo di un film neorealista, i cantieri in città sono centinaia, alcuni sono fermi da anni.
Rossellini aveva diretto “Roma città aperta”, uno dei grandi capolavori del cinema neorelista italiano del dopoguerra. Oggi, si potrebbe girare un altro film e intitolarlo “Roma cantiere aperto”, visti i centinaia di cantieri che si trovano in ogni angolo della Capitale, alcuni fermi da anni, forse promossi a reperti archeologici dalla sovrintendenza capitolina.
Molti di questi sono necessari per preparare la città e i cittadini al Giubileo del 2025, eppure il caos regna sovrano, con il traffico ormai insostenibile, i parcheggi sempre meno accessibili e molti altri disagi, senza dimenticare degrado e spazzatura che si vanno ad accumulare attorno ai cantieri. Ma il Sindaco Roberto Gualtieri è fiducioso per il futuro della città.
Centinaia di cantieri per tutta Roma, la città presenta in totale circa 1300 lavori in atto: un grande cantiere aperto
Basta girare per la città, a piedi oppure in auto, rendersi conto della situazione, con reti arancioni, pali e pannelli gialli ovunque. A Pizza Venezia, proprio in centro, il traffico impazzisce per via dei lavori in corso per l’allungamento della metropolitana della linea C. Per percorrere i fori imperiali, o per passare da via Cavour e dirigersi verso il Tevere, si può impiegare anche mezz’ora. Mezz’ora per fare poche decine di metri.
I pedoni, invece, devono seguire un percorso guidato, facendosi largo tra ponteggi, barriere metalliche e pannelli. I migliaia di turisti non facilitano il compito di attraversare la zona, senza contare i cittadini romani che si recano a lavoro oppure vanno in visita alle varie mostre, come quella di Escher, in queste settimane esposta al Palazzo Bonaparte.
“Sarà la stazione più bella del mondo”, promette il Sindaco, anche perché la metro C, in centro a Roma, sarà un tesoro di reperti archeologici, ma oltre ai lavori a Piazza Venezia, ci sono 1322 cantieri sparsi per tutta la città. Oltre 100 sono di enormi proporzioni, studiati per il Giubileo, per una spesa del valore di 3 miliardi e mezzo di euro.
Le spese per rendere più bella ed efficiente la città
Alcuni cantieri saranno chiusi entro il 2025, altri entro il 2030, altri ancora nel 2033, quando cadrà il bimillenario della morte di Gesù. In tutto ciò, saranno spesi oltre 12 miliardi di euro, saranno aggiunte tre nuove linee di tram, più 200 milioni di euro per asfaltare 800 km di strade e 10 milioni di euro per costruire marciapiedi.
Tutto ciò, che si spera renderà Roma ancora più bella e comoda, sta provocando una lunghissima serie di disagi a tutti i cittadini, con tratte bus e taxi deviate, strade bloccate e panorami violati da ruspe, calcinacci e pannelli.
Altro grande disagio è rappresentato dal cantiere aperto attorno al Vaticano, per la costruzione di un sottovia, per dare origine a una nuova piazza, Piazza Pia, che collegherà San Pietro con Castel Sant’Angelo. In più, si aggiungono i cantieri al Ponte di Ferro, alla stazione di Trastevere, quello di Piazzale della Radio, il Palasport di Tor Vergata.