La pizza romana è completamente diversa da quella napoletana? In Italia dire pizza non è facile, perché le varianti sono tantissime e i gusti si contrappongono tra loro. Inutile pensare che tra queste due pizze non ci siano differenze, perchè forse avete già assaggiato la romana senza sapere che lo fosse.
In questo articolo scopriamo insieme tutto quello che bisogna sapere sulla pizza romana, dall’impasto alle differenze con la classica napolenata. Non solo, faremo un giro tra quelli che – secondo gli utenti e le recensioni – sono tra i migliori locali dove mangiarla.
Buona, croccante e ricca di gusto quando ci si reca a Roma è impossibile non assaggiare una deliziosa pizza romana in uno dei locali della tradizione. È la classica tipologia senza il cornicione, per le persone che amano gustare gli ingredienti senza doversi preoccupare di quella parte di pasta che non viene mai apprezzata del tutto. I pizzaioli amano creare questa pizza molto sottile e non badare alle quantità del pomodoro proprio nella parte dedicata al cornicione. Non solo salata, perché qui sono famosi anche per le pizze dolci (ricche di mascarpone o cioccolato) da assaggiare almeno una volta nella vita.
Il suo impasto e la tecnica la portano ad essere l’antagonista ufficiale della napoletana, anche se in molti non conoscono le differenze che ci possono essere, tra cui :
Le due pizze sono completamente diverse partendo già dall’impasto. La Romana si contraddistingue all’assaggio perchè croccantissima, rumorosa e sottile: tutti fattori che vanno in contrapposizione con la morbida e soffice napoletana.
La farina è un elemento importantissimo per la pizza e la sua resa finale. Le due preparazioni si avvalgono di farina di grano tenero 00 oppre 0 media forza, seppur quelle napoletane oggi possono venir realizzate anche con impasto integrale o con differenti ingredenti.
L’acqua è il secondo elemento che deve essere studiato a dovere per la realizzazione della pizza perfetta. La differenza tra le due pizze è nelle percentuali: la romana ha una percentuale tra il 55% e il 60%, mentre la napoletana si aggira dal 58% al 65%.
Quando si parla di lievito è molto importante valutare tutti i dettagli. Entrambe le preparazione usano lievito di birra, ma la napoletana si avvale di aggiunte di pasta avanzata di alcune preparazioni (si chiama pasta di riporto). La romana, invece, utilizza il poolish o biga liquida che si ottiene con acqua, farina e lievito in un preimpasto ideale al fine che la preparazione sia liquida. Potrebbe essere definito come un antenato del lievito madre.
I pianelli di pasta si differenziano tra loro e non sono assolutamente uguali. Un pizzaiolo che prepara la pizza romana usa una grammatura bassa tra 150-180 grammi, mentre per fare la napoletana si arriva sino a 250 grammi di peso. Non solo, anche la tecnica per stenderla è totalmente differente, con lo schiaffo per sbattere il panetto sul piano dove si lavora sino a quando non si ottiene la forma classica e tonda.
Anche la cottura fa la differenza in termini di pizza tra romana e napoletana. La cottura è importante e per la romana il forno è ad una temperatura di 380 – 400°C così che possa asciugare all’instante e possa assumere la sua caratteristica primaria: la scrocchiabilità (che ti fa fare cruch appena la morsichi).
La napoletana, al contrario, si cuoce ad una temperatura altissima con un passaggio in forno a 90 secondi così che possa acquisire la caratteristica soffice appena sfornata.
Sono belle e buone entrambe, inutile negarlo, perché l’eccellenza italiana è riconosciuta in tutto il mondo proprio per questi sapori della tradizione. Il cornicione identifica una pizza romana perchè quasi assente, mentre nella napoletana il bordo è il protagonista assoluto. Nella romana il bordo è occupato dal pomodoro e dopo aver tagliato la prima fetta, si potrà notare la lievitazione dell’impasto corretta.
Sicuramente una questione di gusto personale!
Durante una visita a Roma, impossibile non assaggiare la vera pizza romana in uno dei locali della tradizione, come quelli che sono stati consigliati dagli utenti e buongustai. Tra i tantissimi, citiamo i seguenti:
In centro a Roma, vicino a Piazza Navona, si mangia la vera pizza romana. Servita ben cotta, buona e sottilissima con una dimensione a scelta tra doppia o normale. L’impasto è digeribile ed è molto leggera. Non mancano anche altre bontà romane sul menù, come le bruschette sino ai dolci, con la possibililtà di gustare la pizza all’esterno oppure all’interno del locale. Una caratteristica importante? Le foto nella sala interna ripercorrono tutte le visite di personaggi famosi, insieme al proprietario. Un consiglio? Meglio prenotare perché questo locale è sempre pieno di gente.
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Remo a Testaccio è famosa per la sua pizza romana molto leggera, croccante e super condita con gli ingredienti freschi e di ottima qualità. Non mancano personaggi celebri che si fermano a mangiare nel locale, seppur l’ambiente sia piccolo. Ideale anche in estate per una cena all’esterno asssaggiando bruschette, supplì e olive ascolane.
Ci troviamo a Torpignattara e questa è una delle migliori di Roma. Amata per i suoi abbinamenti particolari e un menù ricco di gusto tradizionale, assolutamente da provare. Due consigli? Il primo è di assaggiare la pizza dolce come dessert, il secondo è di prenotare per non rischiare di restare senza un posto per sedersi.
A Tor Pignattara c’è questo locale caratteristico che propone fritti, piatti tradizionali, pizza romana e una pizza dolce ripiena di mascarpone che è tra le più amate. Il locale è accogliente e semplice, con una atmosfera informale piacevole. Tra le caratteristiche principali l’aver appeso gli specchi in alto sulle pareti, così da poter vedere i pizzaioli all’opera.
In zona Flaminia – Roma Nord – si mangia una delle migliori pizze romane cotte direttamente nel forno a legna. Sarà il commensale a scegliere la dimensione della pizza e pensare di accompagnare il tutto con ottime bruschette. Da non perdere i dolci homemade dal gusto tradizionale e intenso.
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