Scopriamo le pagelle delle canzoni del prossimo Festival di Sanremo assegnate dai giornalisti specializzati: tutti i voti.
I giornalisti specializzati hanno avuto modo di ascoltare in anteprima le canzoni in gara per il prossimo Festival di Sanremo, che si terrà tra qualche settimana. Il 15 gennaio, alle 18:00, tutti i giornali accreditati hanno potuto pubblicare le pagelle dei brani in concorso. Che cosa ne pensano i giornalisti? Prendiamo, ad esempio, le pagelle fornite dai giornalisti della redazione di All Music Italia.
La prima canzone valutata è “Vai!”, di Alfa, un brano country commerciale circondato da una coreografia elementare che rimanda, per ovvi motivi, ai rodei americani. Nell’insieme, una canzone carina, appena passabile, alla quale i giornalisti assegnano il voto di 6 su 10. Scopriamo tutte le altre canzoni in gara sul palco dell’Ariston.
I giornalisti votano le canzoni in gara a Sanremo: le pagelle dei concorrenti in gara
La cantante Alessandra Amoroso porta il brano “Fino a qui”, secondo i giornalisti non porta nulla di nuovo, la Amoroso si limita a fare la Amoroso, musicalmente e tematicamente. Il brano è descritto “noioso”, cantato con una voce depotenziata, che cerca in tutti i modi di commuovere l’ascoltatore. Il voto assegnato è di 5,5.
“Sinceramente”, il nuovo brano di Annalisa, è l’ennesimo “pezzo che funziona”, pur non sorprendendo, e che gioca con ambientazioni dance, per far ballare gli spettatori in sala, anche i più restii. Lei canta bene, anche se avrebbe dovuto osare di più. Voto 6. Sanremo vede il ritorno di Loredana Bertè, con “Pazza”, una canzone dal piglio rock e che racconta il vissuto stesso della cantante. Canzone con una buona spinta e un ottimo groove, la Bertè resta la Bertè, e si becca un buon 7.
Big Mama si presenta con “La rabbia non ti basta”, un buon pezzo, al quale viene assegnato un 7, dai ritmi urban e dotato di un profondo testo. Destinato a essere una hit. Mediocre invece il brano “Governo Punk” di BNKR44, canzoncina definita leggera e infantile, dotata di un testo scritto da numerosi autori, eppure banale e povero.
Le pagelle per le canzoni in gara sull’Ariston
Clara canta “Diamanti grezzi”, semi ballata in stile urban, perciò alla moda, composta proprio per sfondare in radio. Up tempo elettronico, con parole sparate velocissime. Voto 6. Dargen D’Amico cerca di fare il bis con “Onda Alta”, molto simile alla precedente hit “Dove si balla”. Una canzone che tenta di coinvolgere il pubblico in sala, scontata, banale, ma con un testo meno scontato di quanto si possa pensare. Il voto assegnato è 6,5.
Fred De Palma canta “Il cielo non ci vuole”, uno stanco brano ascoltato mille volte. 5. Torna Diodato con “Ti muovi”, in perfetto stile Diodato, ed è ancora un centro. L’artista canta bene, la melodia è vincente e lascia spazio all’orchestrazione, non a caso si becca un 7+. È in gara anche Emma, con “Apnea” un discreto brano che rievoca gli anni ’80, definito un po’ alla Carrà e un po’ alla Viola Valentino.
Gazzelle porta in gara uno strano brano, intitolato “Tutto qui”, un pop nostalgico che non convince pienamente e che non ha il piglio melodico giusto per coinvolgere il pubblico. 5,5. Sangiovanni canta “Finiscimi”, dal testo personale, ma cantato male, banale, standardizzato e noioso. 4. I Ricchi e Poveri con “Ma non tutta la vita” tornano con un brano in loro stile, tradizionale e convincente. Niente di eccezionale, ma può soddisfare con un 6,5.
Tra brani convincenti e flop: non si grada al miracolo nemmeno con un pezzo
I The Kolors hanno trovato il loro sound e così cavalcano l’onda della funky dance. “Un ragazzo una ragazza” si canta, è orecchiabile, si balla ed entra subito in testa. Così come è dignitosa “Click Boom” di Rose Villain, una canzone non proprio semplice da cantare e che presenta un inciso accattivante. “Ricomnciamo tutto” dei Negramaro è un brano che cita Battisti, carina ma non basta.
Grande delusione per Renga & Nek, che portano il brano “Pazzo di te”, una ballata noiosa e scontata. Mr. Rain paga l’effetto sorpresa, portando un brano molto simile a quello dell’anno scorso, ma “Due altalene” non è malaccio. Non conquistano neanche Il Volo con “Capolavoro”, né La Sad con “Autodistruttivo”, neanche Mahmood con “Tuta Gold”.
Molto meglio Angelica Mango con “La noia”, Santi Francesi con “L’amore in bocca”, Mannini con “Spettacolare”, Fiorella Mannoia con “Mariposa” e Geolier con “I p’me, tu p’te”. Bocciati senza se e senza ma, Irama con “Tu no”, Il Tre con “Fragili”, e Ghali con “Casa mia”.