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Non sei un vero romano se a Natale non fai questo dolce strepitoso: la ricetta della tradizione immancabile

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Un dolce che non conoscono tutti e che ha origini davvero antiche, non puoi non farlo questo Natale!

dolci natalizi (Corriereromano.it)

Le ricette romane sono famose anche al di fuori dell’Italia per il loro gusto e molto spesso anche per la loro semplicità, ricette che però non riguardano molto spesso preparazioni dolciarie. Di dolci tipici di Roma se ne conoscono relativamente pochi, ma ne esiste uno che è una tradizione del Natale fin dai tempi in cui il natale ancora non esisteva, quando gli antichi romani festeggiavano il solstizio d’inverno e l’allungamento delle giornate che aveva inizio da quel momento in poi. Se non avete mai sentito parlare del Pangiallo, forse questo è il natale giusto per iniziare a farlo, sulle tavole romane non dovrebbe mancare!

Pangiallo, un dolce tipico fin dai tempi dell’impero, e farlo è davvero semplice!

Pangiallo romano(Corriereromano.it)

Il sole per i romani era venerato e quando “rinasceva” dopo il solstizio d’inverno, vi erano tradizioni che richiamavano al suo ritorno e che comprendevano anche la messa in tavola di piatti particolari. Il Pangiallo è uno di questi e richiamava il sole non solo nel nome ma anche nel suo colore caratteristico, un dolce dalla forma arrotondata ottenuto tramite l’impasto di frutta secca, miele e cedro candito che, dopo essere stato cotto veniva ricoperto da uno strato di pastella all’uovo.

Oggi il Pangiallo si può gustare di rado, solo alcune pasticcerie di Roma ne sono provviste anche se alcune varianti vengono ancora prodotte nel viterbese e con il nome più conosciuto di Panpepato in Toscana e Umbria. Per un buon Pangiallo avremo bisogno di pochi ingredienti, ovvero 100g di mandorle, 100 g di noci, 100 di nocciole pelate,50 g di pinoli e 80g di uvetta per quel che riguarda la frutta secca. Serviranno poi 120g di canditi, di arancia e cedro andranno benissimo, 80 g di cioccolato tritato, 200g di miele e 100 g si farina 00.

La preparazione è semplicissima, dovremo solo unire in un cutter tutta la frutta secca e tritarla molto grossolanamente prima di trasferirla in una ciotola. A questo punto scaldiamo il miele ed aggiungiamo un po’ di scorza di limone e arancia e quando sarà fluido lo uniremo alla frutta secca tritata. Aggiungiamo anche i canditi, la cioccolata e l’uvetta precedentemente ammollata e mescoliamo tutto in modo da creare un impasto omogeneo dal quale tireremo fuori diverse palline di egual misura da posizionare sulla carta da forno.

Pangiallo (Corriereromano.it)

Adesso è tempo di pensare alla glassa, per farla servono 80g di acqua nella quale andremo a sciogliere una bustina di zafferano, 50g di farina e 50 di olio di semi, quel che otterremo è una pastella non troppo liquida ma nemmeno troppo densa che andrà spennellata sulle palline di impasto prima che queste vengano messe in forno a 180° per 30 minuti.

Dopo aver fatto raffreddare il tutto potrete gustarvi questi fantastici dolcetti natalizi, un’esplosione di gusto tipica di Roma che vale davvero la pena di provare.

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