Oggi dal Circo Massimo parte la manifestazione del collettivo Non Una di Meno in occasione del Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Sono settimane che i cortei di manifestazione contro la violenza sulle donne si prendono il loro spazio tra le vie di città grandi e piccole; l’apice è oggi 25 Novembre la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. La speranza per tutte le donne è che l’uccisione di Giulia Ceccettin possa davvero rappresentare uno sparti acque definitivo che permetta di cambiare la cultura in cui viviamo.
Il collettivo Non una di meno ha organizzato per oggi una marci che partirà dalle 14:30 dal Circo Massimo. Punto di raccolta di Via dell’Ara Massima di Ercole che si sta già riempiendo in questo momento e che in questo momento vede sul palco l’alternarsi di esponenti del movimento femminista.
L’onda fucsia invaderà il centro della Capitale, la marcia giungerà dopo 2 km a Piazza San Giovanni ma nel mezzo ci saranno diverse fermata; la prima all’altezza del Roseto Comunale dove si proverà ad aprire una discussione sul centro Lucia y Siesta, luogo di accoglienza per donna vittime e sotto sgombro da parte della Regione Lazio. In piazzale Colosseo, il minuto si silenzio che negli anni precedenti si è rispettato in memoria delle vittime, quest’anno sarà sostituito dal minuto di rumore, per Giulia e per tutte le altre 106 vittime del 2023.
Dopo l’approvazione unanime del disegno di legge a contrasto della violenza di genere e proposto dalla Ministra Roccella che, tra i 19 articoli, prevede soprattutto un rafforzamento delle misure preventive e una nuova formazione culturale scolastica sull’affettività, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha voluto pubblicare sui social un lungo post in cui sottolinea il percorso del Governo in materia e ancor più le diverse iniziative messe in atto in questo periodo.
“Siamo libere e nessuno può toglierci quella libertà. Nessuno può pensare che siamo nel loro possesso“, scrive Meloni che prosegue con ” Alle donne italiane voglio dire che non sono sole e che quando hanno paura 1522 è il numero da chiamare“, il centralino h24 funzionante 7 giorni su 7 attivato nel 2006 ha avuto proprio a seguito del ritrovamento di Giulia Cecchettin un’impennata di chiamata, evidenziando come la violenza contro le donne e soprattutto domestica sia una questione culturale.
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