L’incendio, probabilmente doloso, causato alla discarica di Malagrotta rischia di sommergere ancora di più Roma dai rifiuti.
Ama e l’assessore Sabrina Alfonsi stanno cercando di mettere in atto un piano di emergenza per la gestione dei rifiuti nella Capitale, dopo il disastro accaduto pochi giorni fa a Malagrotta. L’incendio che la discarica più grande di Roma, nonché la principale, ha subito, sta arrecando seri danni alla gestione rifiuti e al piano messo in atto da Gualtieri in occasione delle festività natalizie.
Ogni giorno, l’impianto di Malagrotta accoglie circa 650 tonnellate di rifiuti, rifiuti che ora bisogna smistare in altri siti. Le Forze dell’Ordine stanno studiando il caso, probabilmente, l’incendio è di origine dolosa, provocato dalle ecomafie, e sta comportando tantissime difficoltà nella Capitale. In un momento così delicato, con i rifiuti triplicati per Natale, è davvero un’emergenza.
La città di Roma soffoca nei rifiuti, l’incendio di Malagrotta ha scomposto il piano di gestione della spazzatura
Il piano di gestione della spazzatura, per tutte le festività natalizie, e che sarà in vigore fino al prossimo 7 gennaio, ora è messo a rischio da un’incendio disastroso. Si tratta del secondo rogo dopo quello avvenuto nel giugno del 2022, un’emergenza che occorre tamponare, senza contare che i fumi provenienti dalla discarica stanno inquinando l’aria.
Tutte le abitazioni nel raggio di 6 km dal sito sono coinvolte, con i cittadini che non possono aprire le finestre, e che sono costretti a respirare aria inquinata e fuliggine. Le conseguenze peggiori si noteranno nei prossimi giorni, quando i camion della raccolta dei rifiuti non potranno più accedere al centro di Malagrotta. La Alfonsi e il presidente Ama Alessandro Filippi esprimono preoccupazione.
Preoccupazione per la gestione dei rifiuti della Capitale
“Ama è al lavoro per non far entrare la città in stato di emergenza” ha affermato la Alfonsi “occorre minimizzare l’impatto di tale evento”. In tal senso, Roma sta cercando un sito alternativo dove stoccare i rifiuti prodotti in questo periodo, i quali si sono già accumulati, rendendo la situazione critica. Anche Legambiente sprona il Comune ad agire in fretta.
Già nel 2022, la raccolta differenziata a Roma è stata un disastro, tra le città meno efficienti di tutto il territorio italiano, e questo 2023 si chiude allo stesso modo. Nella Capitale, la raccolta differenziata è ferma al 46%, contro una media italiana del 64%. La media europea è del 52,6%. Anche il Sindaco Gualtieri interviene sulla vicenda, parlando ancora una volta dell’esigenza di un termovalorizzatore.