L’amatriciana è un must della cucina romana, ma molti sbagliano senza saperlo: ecco la vera ricetta del prelibato primo piatto.
I piatti della tradizione culinaria italiana sono delle vere opere d’arte, varie e ricche dei più svariati ingredienti. L’intera gastronomia italiana si basa sulla tradizione contadina e molte delle pietanze più famose nascono da piatti poveri rivisitati e via via arricchiti nel tempo delle materie prime e dei prodotti nostrani.
I primi piatti troneggiano sulle tavole degli italiani con uno dei capisaldi della nostra tradizione in cucina: la pasta. Che sia corta o lunga, all’uovo o secca, la pasta è una consuetudine tutta italiana, che tutto il mondo apprezza e ci invidia. E le sue declinazioni sono davvero molteplici e ricche di fantasia e gusto. Ogni regione ha i suoi piatti forti e dove vai vai c’è l’imbarazzo della scelta.
La tradizione
Riprodurre i piatti della tradizione è importante proprio per mantenere intatte le prerogative della nostra cucina, dando spazio anche a rivisitazioni e innovative preparazioni. Il passato ci insegna e tramanda equilibrio e sapori genuini, e il progresso può arricchire e migliorare alcuni piatti con nuovi metodi di cottura e ingredienti inaspettati.
Ma affidarsi alle vere ricette tradizionali ci permette di ritrovare sapori antichi ed aromi di una volta, mantenendo intatte peculiarità e certezze. Improvvisare una ricetta della tradizione non è mai consigliabile e i tentativi approssimativi lasciano il tempo che trovano. meglio seguire i dettami arrivati nel tempo e provare ad eseguire alla lettera le preparazioni cult della nostra tradizione culinaria italiana.
L’amatriciana
La pasta all’amatriciana è uno dei primi piatti iconici della cultura della cucina italiana, famosissimo in tutto il mondo. Le varianti di questa prelibatezza culinaria sono molteplici, ma esiste la versione per eccellenza della vera pasta all’amatriciana. Gli ingredienti si compongono di 125 g di guanciale, 400 g di rigatoni, 60 g di pecorino romano, 380 g di pomodori maturi, sale e pepe q.b.
La preparazione, come ci spiega il Corriere, inizia con il portare ad ebollizione l’acqua per la pasta e a parte preparare il guanciale tagliandolo a cubetti da far cuocere in una padella antiaderente senza nessun grasso, facendolo rosolare a fiamma bassa. Una volta rosolato per bene si aggiungono i pomodori maturi a pezzi, privati della pelle, facendoli cuocere insieme a fiamma viva per dieci minuti circa.
Procedere a cuocere la pasta nell’acqua bollente salata scolandola rigorosamente al dente. Tuffate i rigatoni nella padella del sugo per la mantecazione di rito, mescolando vigorosamente sugo e rigatoni. Per completare il piatto spolverare abbondantemente con il pecorino e servire l’Amatriciana calda calda. Per gli amatori ci sta anche un tocco di peperoncino. Bon appetit!