Tesoro del San José, il leggendario galeone spagnolo affondato nel 1708, potrebbe essere recuperato dalla Colombia.
La notizia ha fatto scalpore, il Governo colombiano ha deciso, dopo numerosi sopralluoghi, di recuperare il leggendario San Josè, il galeone dei coloni spagnoli affondato nel lontano 1708. Si pensa che possa contenere un carico di oltre 20 miliardi di dollari, un tesoro che gli europei avevano prelevato dal sud America per portarlo in Europa. Si tratta del bottino più prezioso di sempre.
Conosciuto come il Santo Graal dei cacciatori di relitti, il galeone fu affondato durante un attacco delle navi britanniche, capitanate dal comandante Charles Wager, le cui truppe distrussero la flotta spagnola. All’interno della nave, gli esperti pensano possano esserci oltre 300 tonnellate di monete d’oro e d’argento, un centinaio di scatole contenente smeraldi provenienti dal Perù.
La Colombia sta studiando il complesso piano di recupero del tesoro del San José
Nel corso dei secoli, il tesoro contenuto nel galeone è diventato leggenda, tutti i naviganti ne hanno parlato, in migliaia hanno provato a raggiungerlo. Nessuno ci è mai riuscito. Il galeone è affondato nelle profondità del Mar dei Caraibi, ed è difficilissimo raggiungerlo. Forse, oggi, con le tecnologie che abbiamo a disposizione, l’impresa potrà avverarsi.
La Colombia ha mappato tutta l’area, riuscendo a trovare il punto esatto in cui la nave è affondata e giace da oltre tre secoli. Il patrimonio sommerso è probabilmente il più ricco di tutti i tempi. Juan David Correa, ministro della Cultura, ha rivelato alla stampa che i primi tentativi saranno effettuati la prossima primavera, tra aprile e maggio, ossia quando le condizioni del mare dovrebbero essere favorevoli.
Il recupero del bottino ostacolato dalle vicende diplomatiche
Il tesoro contenuto nel galeone sarà prelevato grazie all’utilizzo di robot sommergibili. Naturalmente, si andrà a tentativi, poiché si tratta di un’impresa unica. Il programma della marina è lungo e ambizioso. La San José è stata localizzata per la prima volta nel 2015, tuttavia, le operazioni di recupero non sono mai iniziate, sia per la difficoltà nel raggiungere il bottino, sia per le vicende diplomatiche.
Nel 2018, infatti, le Nazioni Unite hanno proibito alla Colombia di cercare di recuperare il tesoro sommerso. L’UNESCO, inoltre, che cerca di proteggere il patrimonio culturale sottomarino, ha avvertito la Colombia di non distruggere i fondali marini con le operazioni di recupero.
Tuttavia, la Colombia non ha firmato la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, perciò non è obbligata a rispettare i vincoli stabiliti. Dunque, inizierà a breve la caccia al tesoro. Al momento, le autorità colombiane non hanno diffuso la posizione esatta dove giace il galeone, tenendola per sé, come segreto di Stato.