Cacio e pepe della Sora Lella: il piatto unico ed imbattibile della cucina romanesca rivisitato e studiato dalla cucina della Sore Lella.
Due simboli di piena romanità in un solo articolo: cacio e pepe e la Sora Lella. Emblemi di Roma e della cucina romanesca che hanno segnato questa città e la sua cultura, unendo storia e tradizione, novità e ricerca, veracità e simpatia. Un incontro che ha cambiato il ritmo della cucina romanesca nella città e che ancora oggi è possibile conoscere attraverso il ristorante della Sora Lella in piena isola Tiberina. Vediamo la ricetta di questo maestoso piatto.
Sora Lella e Cacio e Pepe: simboli di grande romanità
“Una delle ultime grandi matrone romane […] Sora Lella rappresenta Roma, rappresenta certi quartieri di Roma, la gente che vive questi quartieri, da ponte Sisto a campo di fiori. E poi rappresenta anche il nucleo familiare, dove ci si incazza, ci si scazza, si litiga, ma poi alla fine ci si ama moltissimo.” Così Carlo Verdone racconta di Elena Fabrizi, la sorella di Aldo Fabrizi, conosciuta a Roma come la Sora Lella. Un legame che ha dato vita ad uno dei film più iconici del regista e attore romano, ma non il suo unico lavoro. Si contano collaborazioni con Totò, Mastroianni e Vittorio Gassmann.
L’emblema della romanità che, attraverso il suo essere “l’ultima matrona di Roma” ha creato attorno a sé un valore inestimabile per la città stessa. Ma la sua grandezza non rimane solo nella sua romanità e nelle sue opere cinematografiche, ma anche nella sua cucina. Iconico il ristorante, ancora oggi esistente “Sora Lella” in pieno centro di Roma, sull’isola che divideva Etruschi e Romani, simbolo del biondo Tevere: l’isola Tiberina. Tra i suoi piatti tipici, che ancora possibile riconoscere e conoscere nel suo ristorante è la Cacio e Pepe.
La cacio e pepe della Sora Lella: ecco come cucinarla
Cerchiamo di capire, quindi, la ricetta dalla cucina della Sora Lella per poterla replicare e, soprattutto, tramandare di generazione in generazioni, in un ricordo che nel silenzio si sbiadisce di una romanità fondante della nostra cultura. Partiamo, come sempre, prima di tutto nel dire gli ingredienti: 100 g di tonnarelli, un mix di pepe, foglie di menta romana, pecorino e acqua di cottura.
In una padella, per prima cosa, mettiamo il pepe a tostare, mentre a parte prepariamo tutto quello che serve per cuocere la pasta. Fondamentale è la cottura della pasta che deve essere al dente perché finiremo la cottura nella padella risottandola. Non appena pronta la pasta, prima di scolarla, ci servirà mettere da parte più acqua di cottura possibile, così da poterla sfruttare sia per terminare la cottura in padella che per la crema che andremo a fare a parte.
Quindi inserite la pasta nella padella a fuoco basso con delle foglie di menta tagliate a strisce, insieme all’acqua di cottura e aggiungete passo passo quando si assorbe. Nel mentre preparate un’emulsione con pecorino e acqua di cottura che, non appena avrete spento il fuoco della padella, inserirete nella padella.