Nella mattinata di domenica a Itri, in provincia di Latina, un uomo di 34 anni è stato arrestato con l’accusa di aver aggredito e picchiato la compagna 23enne.
Una ragazza di 23 anni è stata brutalmente aggredita dal compagno 34enne ed è finita in ospedale con lesioni e fratture al volto. L’episodio di violenza è avvenuto nella mattinata di domenica in un’abitazione di Itri, comune della provincia di Latina.
Il 34enne, secondo quanto ricostruito, dopo un’accesa discussione si sarebbe scagliato contro la giovane colpendola con diversi calci al volto. Immediatamente è stato dato l’allarme da alcuni testimoni. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno soccorso la 23enne ed i carabinieri che hanno rintracciato ed arrestato l’aggressore che, nel frattempo, si era dileguato lasciando l’appartamento.
Itri, picchiata dal compagno al culmine di una lite: 23enne ricoverata in ospedale
Nella giornata di domenica 3 dicembre, un uomo di 34 anni è stato arrestato dai carabinieri di Itri, in provincia di Latina, con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni.
Il 34enne, stando a quanto ricostruito dai militari dell’Arma, come riportano alcune fonti locali e la redazione di Rai News, avrebbe picchiato la compagna, una giovane di 23 anni, all’interno di un’abitazione al culmine di una lite. L’uomo le avrebbe sferrato alcuni calci al volto provocandole ferite ed una copiosa perdita di sangue.
Alla drammatica scena avrebbero assistito alcuni testimoni che, senza esitare, hanno chiamato subito le forze dell’ordine. Presso l’appartamento sono arrivati i carabinieri della stazione locale ed un equipaggio del 118. I sanitari hanno trasportato la 23enne presso l’ospedale Dono Svizzero di Formia, dove le sono state riscontrate lesioni e fratture al volto ed è stata sottoposta alle cure e agli accertamenti del caso.
L’uomo è stato trasferito in carcere
I militari dell’Arma hanno, invece, rintracciato l’uomo che aveva abbandonato l’appartamento cercando di far perdere le proprie tracce. Indosso aveva ancora degli indumenti su cui vi erano i segni evidenti dell’aggressione, che sono stati, dunque, posti sotto sequestro come prova.
Il 34enne è stato arrestato e, su disposizione del tribunale di Cassino, trasferito in carcere, dove ora si trova detenuto.