Imparare a conoscere cosa è sgradevole o nocivo per il naso di un micio lo renderà più sereno e al sicuro
Un gatto sa regalare momenti di estrema tenerezza. Accoccolarsi con il nostro pelosetto dopo una giornata faticosa riesce ad essere una parentesi assolutamente antistress, e che fa bene al nostro equilibrio psicofisico. È fondamentale, se si decide di accogliere in casa un gatto, rendere l’ambiente domestico il più confortevole e sicuro perché sia anche lui a suo agio e si senta “a casa”.
Quando si parla di comfort, per un gatto, non ci si riferisce solo ad oggetti fisici come una lettiera pulita, una cuccia calda e morbida e dei giocattoli con cui possa divertirsi. Si parla anche di odori. Essi sono un aspetto importantissimo per il nostro amato quattro zampe, che può davvero fare la differenza tra un gatto felice e un gatto stressato. Con questi consigli, non correrete alcun rischio.
Il naso del gatto: un radar per riconoscere pericoli
Spesso si pensa che l’olfatto sia il senso per antonomasia dei cani, grazie all’immaginario comune del cane anti-droga o del segugio, o ancora del cane da tartufo. Parimenti, si pensa che il senso felino per eccellenza sia l’udito. Non è affatto così. Anche i gatti hanno un odorato estremamente sensibile. Il suo naso, anatomicamente detto rinario, come quello canino, o anche tartufo, è 14 volte più potente di quello dell’uomo.
Un naso così raffinato avvertirà in maniera molto dolorosa se nell’aria o sugli oggetti con cui interagisce è diffusa un’essenza per lui repulsiva. Ciò influirà notevolmente sull’umore del gatto e sulla sua salute. Innanzitutto i gatti, da animali territoriali, non amano le novità. L’odore di “nuovo”, che sia di un umano o di un altro animale o di un oggetto, non sarà molto gradito, almeno inizialmente.
Se con l’odore di novità si può familiarizzare, altri odori invece sono proprio detestati dai gatti. L’aceto, sia di vino che di mele, è uno di questi. Per salvare tende e divani, basterà passarci qualche goccia di aceto per tenerli al riparo dal nostro pelosetto. L’aceto di mele a volte è considerato un antipulci, se diluito con acqua. Ma va sempre chiesto parere prima al proprio veterinario.
Lavanda e agrumi: piacevoli per l’uomo, nocivi per il gatto
Anche gli agrumi sono estremamente fastidiosi per i gatti. Se per noi sembrano profumi freschi e leggeri, per i gatti sono repellenti. Se vogliamo tenere lontano un gatto da un terrazzo, per esempio, basterà spruzzarvi un po’ di oli essenziali agli agrumi. Anche gli odori che farebbero prudere il nostro naso, come le spezie quali curry, paprica e pepe, risulteranno fastidiosi anche per il naso di un micio.
Anche la banana emana un odore che il gatto rifugge. In questo caso, però, è probabile che ciò dipenda dal fatto che il gatto sente di essere dinanzi ad un cibo per lui dannoso, causa di problemi intestinali. In generale, se il vostro gatto vomita spesso, controllate i sintomi. Per lo stesso motivo, aglio, cipolle, porri, sono aromi di cibi nocivi per il gatto, che quindi in maniera istintiva se ne terrà ben alla larga.
È fondamentale per il gatto riconoscere questi odori, perché così sa di essere in prossimità di qualcosa di dannoso per la sua incolumità. Per questo il suo naso deve essere così potente. Altri odori, invece, non sono nocivi, anche se comunque molto sgraditi. Il pesce, per esempio, è sì succulento e dal profumo invitante, per il gatto, ma solo se pesce fresco. In caso contrario, l’odore risulterà fastidioso.
In ambito pulizia, invece, il gatto non entrerà in una lettiera trattata con un detersivo troppo aggressivo. Anche l’incenso risulta sgradevole ai gatti. E se in casa usate diffusori o piante di lavanda, occhio perché può essere tossica se ingerita. Per lo stesso pericolo di provocare un’intossicazione, se in casa avete un gatto o magari un cane, evitate di utilizzare candeggina e ammoniaca.