Negli ultimi anni è capitato più volte di sentir parlare di finta malattia o violazione della legge 104 ma molti ancora non sanno esattamente di che cosa si tratta né tantomeno a che cosa va incontro il lavoratore che mette in atto questi comportamenti scorretti. Vediamo quindi di fare un veloce approfondimento ricordando anche che cosa può fare un datore di lavoro per provare la finta malattia.
Finta malattia e violazione legge 104: di che cosa si tratta
Si parla di finta malattia nel momento in cui un lavoratore dipendente invia il certificato di malattia al lavoro senza però stare realmente male. Vale a dire che mente in merito alle sue condizioni di salute ma non è finita qui; invece di stare a casa e rispettare le fasce orarie stabilite, il lavoratore dipendente se ne va in giro a fare tutt’altro
Alcune persone vanno in palestra, a fare la spesa, shopping, al mare o svolgono addirittura una seconda attività lavorativa, il tutto sempre percependo parte della retribuzione grazie all’indennità per malattia. E infatti, nel momento in cui un lavoratore dipendente sta a casa in malattia, parte dello stipendio viene comunque recepito in busta paga. Per questa ragione, diverse persone sfruttano questo sistema per starsene a casa e venir pagati ugualmente.
Simile è la situazione quando si parla di violazione della legge 104 che prevede delle ore di permesso per assistere a un familiare malato o sottoporsi in prima persona a trattamenti medici in base alle proprie condizioni di salute. Purtroppo, sebbene la legge sia nata per un motivo più che nobile, moltissime persone se ne approfittano facendo tutt’altro che assistere i figli o i genitori gravemente malati.
Finta malattia: i rischi per i dipendenti lavativi
Dopo aver capito brevemente che cos’è la finta malattia e come si inquadra all’interno dell’ordinamento giuridico, potrebbe essere utile andare a specificare quali sono le implicazioni. Un lavoratore dipendente che mette in atto questa truffa ai danni dell’azienda e dello stato, rischia davvero grosso se viene beccato, cosa piuttosto probabile nel momento in cui ci si affida a un valido servizio di investigatore privato a Milano esperto in questo campo.
Ovviamente, tanto per iniziare, scatta una denuncia e il dipendente viene licenziato immediatamente su due piedi. Infatti, questa rappresenta una violazione degli obblighi contrattuali. Decade quindi il diritto ad avere il TFR, trattamento di fine rapporto, e anche la disoccupazione. La ricerca di un lavoro diventa quindi ancora più complessa e complicata.
Finta malattia: come provarla
Dopo avere inquadrato meglio la questione, arriva il momento di passare concretamente ai sistemi migliori per provare i comportamenti illeciti come la finta malattia. Ad oggi la legge dice che solo il datore di lavoro può mettersi in contatto con il medico dell’INPS perché passi a domicilio per controllare le reali condizioni di salute del dipendente che ha inviato il certificato. Tuttavia, ad oggi le segnalazioni sono talmente tante che spesso il medico del lavoro non ha il tempo per verificare tutti i casi. Vale a dire che diverse persone riescono a farla franca.
è possibile risolvere il problema affidandosi a un servizio di investigatore privato a Milano che ha piuttosto dimestichezza con queste questioni. Nel momento in cui un collega, un capo ufficio o un capo reparto dovesse notare un comportamento sospetto, deve segnalarlo al datore di lavoro che prenderà adeguati provvedimenti. Purtroppo, molte volte succede che un dipendente lavativo che non fa il suo lavoro, vada a creare una situazione di disagio in ufficio poiché i colleghi devono occuparsi del suo lavoro. Il clima in ufficio diventa teso e ci sono molte nervosismi che alcuni pensano possono aumentare se si fa la spia al capo. Non si tratta invece di fare qualcosa di sbagliato segnalando situazioni sospette ai vertici poiché quello che sbaglia e che fa un torto a tutti, azienda compresa, è sicuramente chi utilizza l’affinità malattia e viola la legge 104.
Chi invia puntualmente il certificato di malattia a ridosso del fine settimana, quando dovrebbe rientrare dalle ferie o in corrispondenza di festività comandate, dovrebbe essere controllato in maniera assidua dal servizio di investigatore privato a Milano che spesso si occupa di finta malattia, più di quanto si possa credere.