Antonino Cannavacciuolo è uno degli chef più famosi d’Italia e spesso condivide segreti per ricette perfette, ad esempio quella degli spaghetti alle vongole.
L’alta cucina si basa su due elementi fondamentali: tradizione e innovazione. E i grandi chef diventano tali quando riescono a integrare questi due opposti alla perfezione. Esempio tipico di questa tendenza lo troviamo nella cucina di uno degli chef più noti del Bel Paese, Antonino Cannavacciuolo. Noto al grande pubblico grazie ai numerosi programmi televisivi dedicati alla cucina (ad esempio Masterchef o Cucine da Incubo), Cannavacciuolo è anche detentore di ben 7 stelle della Guida Michelin.
Ciononostante ci tiene molto a divulgare i segreti della sua cucina, curata, innovativa ma accogliente allo stesso tempo. Tra le sue ricette più note possiamo annoverare ad esempio la carbonara di mare, oppure un altro piatto famosissimo della cucina mediterranea: gli spaghetti alle vongole. Ma cos’è che rende un classico spaghetto alle vongole un piatto di alta cucina?
A svelarcelo è direttamente lo chef napoletano, in un video di cui è protagonista assieme a Leonardo Pieraccioni. I passaggi fondamentali da seguire per il risultato perfetto riguardano la cottura delle vongole, quella della pasta e, ultima ma non ultima, quella della salsa all’aglio dolce che fa da base al piatto e lo rende super cremoso.
Molto spesso, infatti, si rischia che i sughi in bianco risultino troppo asciutti nel piatto, oppure troppo carichi di olio. Seguendo i suggerimenti di Cannavacciuolo questo inconveniente sarà sventato. Per prima cosa dobbiamo imparare come cuocere le vongole: basterà mettere un filo d’olio e un goccio di acqua in una pentola, calare le vongole e toglierle dal fuoco una per una, non appena si saranno aperte.
Un altro passaggio determinante è quello della risottatura degli spaghetti: buttiamoli in acqua e lasciamoli cuocere per pochi minuti, per poi ultimarne la cottura in padella aggiungendo man mano l’acqua di cottura. In questo modo l’amido contenuto nella pasta rimarrà in padella, invece che disperdersi nell’acqua. Questo passaggio è ciò che permette di avere un piatto cremoso.
Se la cremina dell’amido non dovesse bastare, però, Cannavacciuolo suggerisce di sostituire il classico soffritto con aglio con una crema all’aglio. Per farla dobbiamo immergere l’aglio nel latte e lasciarlo riposare per almeno una notte in frigo. Poi scoliamo e poniamo gli spicchi in un frullatore, aggiungendo un filo di olio per emulsionare la salsa. Il passaggio del latte rimuove la parte acida dall’aglio, lasciandone solo l’aroma: in tal modo la crema all’aglio risulterà delicata e digeribile.
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