In blister, confezionate singolarmente, in pacchetti termosaldati o sfuse, da incartare al momento della vendita: il packaging delle caramelle impiega varie tecniche e materiali, anche perché il concetto di caramella è decisamente molto ampio. Per accontentare tutti, le aziende che producono questo tipo di confezioni ne propongono in diverse tipologie e varianti, in modo che ognuno abbia la caramella che desidera, perfettamente confezionata e conservata.
Le classiche caramelle
Il metodo più classico per il confezionamento delle caramelle è quello che in gergo tecnico si chiama packaging twist. L’aspetto è quello di un sottile film di materiale plastico, che offre però una serie di interessanti caratteristiche. La prima è quella di rimanere chiuso se arrotolato su sé stesso, come si fa alle estremità delle caramelle dure. Questa semplice azione viene oggi solitamente eseguita da appositi macchinari.
Il film twist si può però utilizzare anche per creare confezioni a sacchetto termosaldate, fattore che limita il passaggio dell’umidità dall’ambiente esterno all’interno della confezione. Questo tipo di materiale può essere trasparente, ma ne esiste anche di metallizzato o bianco, più adatto con le caramelle che non sopportano l’esposizione alla luce solare diretta.
Sembra una soluzione semplice, ma in realtà necessita dell’impiego di particolari materie plastiche, semi elastiche: una volta arrotolato il film la confezione non si aprirà fino al momento dello scarto da parte del consumatore finale.
Caramelle particolari
Le caramelle classiche sono quelle dure, prodotte con zucchero caramellato. In commercio però ne troviamo anche di morbide, come le gelèe, o di gommose; così come si possono acquistare caramelle ricoperte di cioccolato, o con creme a base grassa. Questi tipi di caramelle non sempre possono essere incartati con il film twist, perché potrebbe non proteggerle a sufficienza durante il trasporto, o anche rovinarsi e rilasciare sostanze dannose all’interno del dolciume, a causa della presenza di sostanze oleose al suo interno.
In questi casi si possono comunque utilizzare le due tipologie di confezioni singole sopra indicate, ma con qualche accortezza. Per le caramelle con ingredienti oleosi solitamente si predispone un pre confezionamento con carta e alluminio; in questo modo si mantiene il dolce al riparo dalla luce e dal contatto con il film plastico. Quando si incartano le caramelle gommose si prediligono invece buste singole, che sono riempite di aria mentre si confeziona il dolce; il risultato è una sorta di cuscino, che preserva la caramella dagli urti.
Caramelle sfuse
Un’altra tipologia di incarti è quella che riguarda le caramelle vendute sfuse. Qui sta al negoziante ragionare come preferisce, perché la vendita di prodotti sfusi non necessita di garantirne poi la durata per settimane o mesi. Sempre più spesso i negozianti di caramelle tendono a prediligere le confezioni di carta, perché più facili da stampare e da personalizzare. Le aziende che producono sacchetti per la vendita di dolciumi sfusi propongono articoli di varie forme, dimensioni e materiali.
La plastica, tuttavia, rimane molto diffusa in questo settore, perché garantisce alle caramelle di rimanere intatte per vario tempo, anche durante un giorno di pioggia o in caso di clima molto freddo o molto caldo.
Personalizzare le confezioni di caramelle
Tutti i materiali che abbiamo elencato utilizzati per la preparazione di confezioni per caramelle sono personalizzabili in modo abbastanza semplice. I film plastici si personalizzano in genere prima del confezionamento, per la carta si può fare lo stesso. Sull’incarto di una singola caramella non è obbligatorio indicarne gli ingredienti o le informazioni nutrizionali. È vero però che tali indicazioni devono essere fornite al consumatore, lo si fa imprimendole sulle confezioni multiple.
Nel caso di caramelle vendute sfuse il negoziante può esporre gli ingredienti sul barattolo da cui le si preleva, oppure conservare un apposito manuale nel punto vendita.