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Quali sono i calciatori della Roma più famosi? Nomi e curiosità

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I calciatori della Roma più famosi hanno scritto la storia del calcio, considerati tra imperatori e gladiatori gloriosi che hanno sempre avuto un’aria quasi mitologica. La città ha fondato il mito sulle sue radici, per questo motivo i calciatori hanno assorbito questo mood e mandato avanti una squadra indistruttibile.

Da Giannini sino a Totti, passsando da De Rossi sino ai giorni nostri proviamo a fare un piccolo ripasso di quelli che sono i calciatori della Roma più famosi?

Storia e curiosità sulla Roma

L’As Roma è nata il 7 giugno del 1927 grazie al suo primo Presidente Italo Foschi con l’obiettivo di contrastare le migliori squadre del Nord.

L’esordio della squadra è stato il 18 luglio 1927 presso il Motovelodromo Appio, per poi iniziare il Campionato in data 25 settembre 1927 a Livorno. I colori della maglia sono stati associati al gonfalone del Campidogno, in rosso e giallo. Il simbolo indiscusso è sempre stata la lupa capitolina accompagnando la squadra sino ad oggi. Ovviamente, le maglie sono poi cambiate nel design ma i colori e l’anima sono sempre stati quelli dell’inizio.

Leggi anche: Sindaci di Roma, nomi e curiosità

La Roma si è sempre voluta riconoscere nel simbolo della città, con la lupa legata alla leggenda di Romolo e Remo – i fondatori della città. Il primo stemma è stato uno scudo triangolare con sfondo giallo e la lupa posizionata nella metà inferiore. Nel 1978 si è poi deciso di rinnovare lo stemma prendendo come esempio il marketing americano tra logo ufficiale e mascotte: Piero Gratton, designer, ha elaborato lo stemma con la testa del lupo stilizzata e gli occhi rossi facendola risaltare grazie allo sfondo bianco.

Una curiosità: perché la squadra della Roma viene chiamata la Magica? In un periodo storico precedente era conosciuta come La Lupa, subito dopo sono stati i tifosi ad attribuirle il nome a seguito dei tantissimi successi e le emozioni regalate partita dopo partita.

Calciatori della Roma più famosi

I calciatori della Roma più famosi hanno scritto la storia del calcio e ci sono tantissimi nomi che possono essere citati, con la convinzione che tutti almeno una volta che abbiamo sentito parlare. Francesco Totti, per esempio, è colui che ha legato per sempre il suo nome alla Magica tanto che non è possibile parlare del calciatore e della squadra come se fossero due entità separate. A lui appartiene il record di presenze proprio perché ha saputo vestire la maglia come se fosse una seconda pelle.

Stesso discorso per Daniele De Rossi, uno dei gladiatori della Roma dall’anima passionale e popolare. Ha registrato ben 616 presenze per poi salutare la squadra e lasciare indietro un pezzo della sua vita. Da non dimenticare il grande Principe Giannini, con le sue 437 presenze in 15 anni di puro amore con la squadra.

Maglia giallorossa, i più grandi successi

Giannini e Totti sono sicuramente i due nomi simbolo della squadra della Roma, svolgendo il loro lavoro e la passione con estrema dedizione anche nei riguardi della tifoseria. Loro due, ovviamente, non sono stati i soli due protagonisti della storia della squadra della Roma: facendo un piccolo passo indietro al 1983 la squadra era guidata da Agostino Di Bartolomei, Bruno Conti e Roberto Pruzzo con le sue 138 reti in 315 partite.

Non si può dimenticare il talento di Paulo Roberto Falcão, quando il centrocampo era gestito in maniera magistrale. La squadra è sempre stata competitiva, verace e fiera così come gladiatore romano era ai tempi.

Francesco Totti e la sua carriera nella Roma

Francesco Totti è sicuramente il calciatore associato al nome della squadra della Roma. Er Pupone ha registrato dei numeri che portano ad un solo record e consacrandolo come il maggiormente prolifico. 307 goal in giallorossso ha superato le doti di Roberto Pruzzo alla quale aspetta il secondo posto con le sue 138 reti in squadra. Nella classica arriva poi Vincenzo Montella e Fabio Capello subi a Edin Dzeko.

Per sapere bene quanti goal ha fatto Totti e quali siano i suoi record, bisogna considerare tutti i suoi 25 anni da vero campione sino a ritiro. I succcessi del capitano sono impressi negli occhi dei tifosi e non solo, perché il suo stile e la bravura hanno sempre abbracciato il modo di fare di un uomo concreto e divertente.

È anche grazie ai suoi tanti goal se la Roma ha vinto uno Scudetto, due Coppie Italia, le due Supercoppe italiane e i derby storici contro la Lazio. Totti in Serie A e in Nazionale ha registrato tantissimi successi, senza voler poi considerare le competizioni internazionali tra cucchiai e doppiette. Rievocare le reti del Capitano sarebbe impossile, eppure gli esperti hanno voluto selezionare quelle significative che hanno scritto la storia:

  • I goal totali di Totti sono stati 307 per 785 presenze, con un risultato che lo ha portato ad essere il miglior marcatore della Roma;
  • Il capitano giallorosso ha segnato 250 goal in serie A con 618 presenze;
  • Il primo goal di Totti in serie A è avvenuto il 4 settembre 1994 quando Carlo Mazzone ha dovuto affrontare un fortissimo Foggia. Francesco indossava la maglia numero 9 (la 10 era indossata da Giannini) e ha segnato al 30′ ponendo l’attenzione su di lui e il suo modo di essere;
  • Tra i goal migliori della carriera impossibile non citare quello del 12 ottobre 1996 all’Olimpico contro il Milano di Maldini – Baresi  – Baggio e Costacurta. Un Totti di soli 20 anni è riuscito a difendere la palla e fare goal con un esterno destro;
  • Il primo cucchiaio risale al 29 marzo 1998, dopo una lunga serie di pallonetti in una partita contro il Parma: impossibile dimenticare questo momento storico:
  • In Nazionale ha segnato ben 9 goal, il primo contro il Portogallo in una amichevole. Nei Mondiali del 2006 ha segnato l’ultimo goal battendo l’Australia agli Ottavi di finale per il passaggio al turno successivo;
  • In Italia Olanda il cucchiaio ha scritto sicuramente la storia. Era la semifinale degli Europei del 2000, una partita che si è rivelata essere rognosa sin dai primi minuti. Totti ha dovuto affrontare il portiere olandese Van der Sar e ai suoi compagni disse che avrebbe fatto il pallonetto. Parole che sono passate alla storia, perché il cucchiaio del Capitano ha chiuso la partita a 3 a 1 con una grande gioia per tutti i tifosi italiani.

 

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