Si riprende durante l’attacco di uno squalo che gli porta via una gamba, il motivo è stato spiegato subito dopo
La tragica notizia dell’attacco di uno squalo ad un 20enne di Parma sta girando in questi giorni sul web. La storia è degna di un film Horror ma alcune volte, purtroppo, la vita sa essere davvero crudele ed una vacanza spensierata può diventare l’incubo di tutta una vita. Certo non è comune per un nostro concittadino condividere una storia simile, ma ancor meno comune è quello che il ragazzo ha deciso di fare nell’istante in cui lo squalo ha portato via la sua gamba. Per prima cosa ha acceso il telefono ed iniziato a riprendere la scena, non una scena per deboli di cuore e che racconta parecchio di ciò che il ragazzo ha subito per colpa dell’animale.
Attacco di uno squalo tigre ad un ventenne di Parma in Australia, purtroppo gli è costato una gamba
I medici hanno potuto fare ben poco dopo aver soccorso il ragazzo che era intento a fare surf in Australia e che ha condiviso il mare con un famelico squalo. Queste creature non sono solite attaccare l’uomo, ma in questi anni gli attacchi sono in aumento per via delle sconsiderate azioni che molte società turistiche continuano a portare avanti.
La pratica di dare da mangiare agli squali per farli fotografare dai turisti sembra infatti essere la causa dell’aumento degli incidenti. Gli squali starebbero sempre di più associando il cibo all’uomo per via di questa cattiva abitudine, alla vista di un uomo, dunque, molti squali ormai abituati ad essere alimentati entrano in frenesia alimentare attaccando tutto ciò che vedono.
Le immagini contenute nel seguente video potrebbero urtare la vostra sensibilità: si sconsiglia la visione a un pubblico facilmente impressionabile
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A pagarne le conseguenze questa volta è stato Matteo, ma ciò che ha rischiato è molto più di una gamba, così come il video da lui stesso pubblicato racconta. Nelle sequenze concitate è possibile sentire le urla del surfista ma è difficile comprendere bene fino al suo arrivo sul bagnasciuga, momento in cui diventa evidente la gravità della situazione.
Vicino a lui un suo amico che non ha perso la lucidità ed ha prestato il primo soccorso nonostante visibilmente scioccato dalla vista del sangue che tingeva di rosso il tratto di spiaggia. Una brutta storia finita bene, in cui potrebbe essere facile incolpare l’animale, ma è più difficile invece capire i motivi che lo hanno spinto a tanto. È evidente che bisognerà cambiare qualcosa prima che sia troppo tardi, adesso però non possiamo che fare i nostri migliori auguri a Matteo per una guarigione sia fisica che psicologica.